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ANTONIO PASCALE, DA ASSESSORE A FRATTAMAGGIORE AI PROBLEMI GRUMESI, RIFLESSIONI POLITICHE DI UN COLLEGAMENTO STRATEGICO

Prima che le vicende giudiziarie coinvolgessero il vigile urbano Antonio Pascale nelle gravissime accuse per presunti reati penali contestati dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Napoli Nord, abbiamo spesso e volentieri espresso alcune riflessioni sul ruolo, sulla valenza professionale, sulle capacità tali da farlo ritenere senza ombra di dubbio, la vera “mente” politica dell’attuale amministrazione.

Nonostante l‘esperienza che conta del sindaco Pietro Chiacchio, lo stesso, forse non poteva ignorare questa risorsa interna all’organico che, oltre ad avere la sua stessa esperienza che conta, ha sicuramente maturato qualcosa in più in senso strettamente amministrativo avendo avuto due esperienze da assessore in quel di Frattamaggiore. La prima esperienza a Frattamaggiore con il sindaco Enzo Del Prete nel 2001, 2002, non fu tanto felice per l’epilogo finale amaro per i frattesi, di quell’amministrazione che in tanti ricorderanno. La seconda esperienza con il sindaco Russo invece crediamo sia durata abbastanza per dimostrare le sue capacità in settori strategici in condominio con Grumo Nevano, quali urbanistica e lavori pubblici, alla luce dei vari progetti che hanno interessato e  interessano ancora, i due Comuni confinanti, come ad esempio Area Pip, Ponte pedonale, via Ferrovia, Centrale di Committenza Unica, Strada Prov. Sant’Arpino, Consorzio cimiteriale.  Anche a Frattamaggiore, il Pascale crediamo sia stato uno dei perni più importanti  su cui i sindaci Del Prete e Russo potevano contare amministrativamente, atteso le sue  capacità in esecutivo e crediamo saranno stati anche loro colti di sorpresaamareggiati per le ultime vicende. Vicende giudiziarie che tra l’altro, dagli avvisi di garanzia, si legge andare a ritroso negli anni in alcune gare d’appalto fino al 2006. Premesso ciò, c’è da dire però che le accuse mosse dalla Procura, sono di quelle che fanno rabbrividire e, al di là delle capacità amministrative di Antonio Pascale, oggi decisamente macchiate dalle vicende giudiziarie, rappresentano un fatto, una realtà che  i consiglieri comunali di Grumo Nevano a conoscenza già da parecchi mesi degli avvisi di garanzia al sindaco anch’egli agli arresti domiciliari, hanno il dovere politico, morale e amministrativo di non ignorare i gravissimi fatti accaduti nelle ultime ore e prendere le opportune decisioni per evitare il peggio alla nostra città.

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