Da IL MATTINO di oggi apprendiamo le prime indiscrezioni sulle indagini svolte dalla Guardia di Finanza di Giugliano. Non siamo sorpresi ma siamo decisamente SCHIFATI. Il sindaco addirittura accusato di corruzione per aver favorito chi gli passava le notizie riservate sulle indagini che lo vedono indagato con un certificato in cui attestava una gravidanza a rischio per dar via all’aborto della compagna di questo signore.
Vicenda triste emersa attraverso un lavoro investigativo che va avanti da parecchi mesi con pedinamenti, intercettazioni telefoniche e ambientali su svariati filoni di gare d’appalto tra i quali rifiuti e fotovoltaico dove sono indagate oltre agli arrestati altre persone, imprenditori, funzionari, politici. E da un momento all’altro, visto la fuga delle notizie dalla Procura, ci potrebbe essere un’accelerazione per emettere altri provvedimenti. Solo i consiglieri della maggioranza ancora non hanno capito la gravità della situazione e che hanno le ore contate ma continuano ad andare avanti con un vice sindaco che non è stato votato dal popolo, a difendere l’indifendibile con frasi davvero incomprensibili che abbiamo ascoltato ieri in consiglio comunale in un comunicato. Nessuno di loro ha pronunciato una parola, hanno fatto leggere un comunicato alla consigliere Di Matteo. Un quadro davvero triste e desolante al quale il Prefetto di Napoli ha l’obbligo di indirizzare gli organi preposti a ripristinare legittimità e legalità, una commissione d’accesso inevitabile che passi al setaccio tutto l’operato di questa amministrazione in attesa che arrivino probabilmente altri provvedimenti da parte della Procura di Napoli Nord. Le indagini dirette dal Procuratore Francesco Greco con i magistrati Ilaria Corda e Stefania Faiella coordinati dal procuratore aggiunto Domenico Airoma insieme alla Guardia di Finanza di Giugliano diretta dal colonnello Antonio Vernillo sono molto difficili ma portate avanti con esemplare professionalità. La città mortificata non può che attendere e sperare nel grande lavoro delle forze dell’ordine.