VILLARICCA. Ottocento kilogrammi di hashish, 2 milioni di euro il valore del sequestro, 18 carabinieri impiegati: sono i numeri dell’operazione eseguita dai carabinieri dell’Aliquota Operativa e Radiomobile di Giugliano, diretti dal tenente Giuseppe Viviano e coordinati dal capitano della Compagnia Antonio De Lise, a Villaricca che ha portato alla scoperta di un traffico di droga dalla Spagna.
Ecco l’intervista al Capitano dei Carabinieri di Giugliano Antonio De Lise
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I componenti della gang, tutti di Villaricca, tra cui tre pregiudicati ed un incensurato, avevano scelto un normale bus di linea per nascondere la droga e passare inosservati ai controlli dalla Spagna all’Italia. I militari, attraverso accurate indagini, si erano appostati in borghese sia presso il casello di Caserta Sud sia presso il deposito situato in via Consolare Campana a Villaricca 2, al confine con Qualiano. Il bus col carico di droga nascosto era scortato da due auto civetta, che facevano da sentinelle in caso di posti di blocco o presenza di forze dell’ordine in strada. I militari erano appostati però in borghese e, al momento opportuno, sono entrati in azione fermando il bus con uno spettacolare blitz. I militari si sono poi ‘trasformati’ in meccanici per smontare pezzo pezzo il veicolo e trovare la droga. In seguito all’operazione sono state arrestate quattro persone per traffico internazionale di droga: due fratelli Raffaele ed Antonio Sansone, Pasquale Topo e Ferdinando Orlando. L’auto di uno dei sospettati precedeva l’autobus guidato dal fratello della proprietaria e una JEEP con altri due indagati lo seguiva a vista. Il pedinamento dei mezzi si è protratto fino al deposito dei bus, a quel punto i militari dell’Arma sono intervenuti bloccando in sicurezza i 4 e procedendo alle perquisizioni. Tra pannelli, sedili e parti meccaniche la scoperta; nel vano bagagli era stato creato un sistema di occultamento di ferro chiuso ermeticamente con silicone. Idem sotto le file dei sedili per i passeggeri, anche in questo caso con sistemi di occultamento chiusi ermeticamente. In entrambi i casi c’erano nascosti panetti e panetti di hashish, ben 800 da un chilogrammo l’uno. Tutto il carico era stato comunque impregnato di aceto per nasconderne l’odore e sfuggire a eventuali controlli di Unità Cinofile. Sono in corso indagini per accertare se ci sia l’eventuale coinvolgimento dei clan della zona in quest’operazione. Probabilmente il carico di hashish proveniva dal Nord Africa, ha attraversato la Spagna ed è giunto in Italia a bordo del bus modificato per l’occasione. Un viaggio lunghissimo ed organizzato, che sono clan specializzati in questo tipo di business sono capaci di fare. Il sospetto che dietro al ‘viaggio’ ci sia la mano degli Orlando, in collaborazione col clan Ferrara di Villaricca, è forte.
fonte www.internapoli.it