Le foto ultime della fu villa comunale e dei molok distrutti, rappresentano la ciliegina sulla torta di uno scenario apocalittico che vige nel cuore della nostra città in ginocchio sotto tutti gli aspetti. Mai si era giunti a questi livelli di degrado del territorio, dalle strade al verde, alla illuminazione, ai servizi alla persona. Ma ancora di più al degrado assoluto della politica e allo stallo amministrativo senza precedenti, con una situazione di cassa comunale da brividi e il mancato arrivo di milioni di finanziamenti persi. Visto che i consiglieri comunali della maggioranza ormai, per svariate ragioni, sono diventati insensibili a questo scenario apocalittico, prima che Grumo Nevano diventi una sorta di Pompei moderna, dove ammirare solo macerie, molti propongono una veglia davanti alla fu casa comunale per esorcizzare almeno la sensibilità di chi ha piena responsabilità politica per lo scenario che vivono passivamente. Una veglia per mettere fine all’agonia con tutti i mezzi democratici possibili e con l’aiuto di tutte le istituzioni. Una veglia per dire basta e risvegliare l’orgoglio e la dignità di chi avalla senza sussulti questo scenario apocalittico. Una veglia di liberazione.