Un sindaco con l’esperienza che conta già avrebbe dovuto licenziare in toto un esecutivo che da oltre due anni è riuscito a produrre il nulla e addirittura perdere finanziamenti per circa 7.000.000 di euro che le precedenti amministrazioni avevano iniziato gli iter procedurali. Purtroppo, sembra che per altre ragioni politiche, il sindaco non li può licenziare, se li deve tenere ben stretti e la città ne subisce l’immobilismo
Gli ultimi flop sui finanziamenti regionali sono la dimostrazione lampante che siamo governati da un’amministrazione nelle cui fila c’è assoluta mancanza di profili politici in grado di essere positivi nelle sfere istituzionali che contano. Era già scritto che la mancanza assoluta di un minimo di spessore politico, adesso sommato ad una palese incapacità amministrativa, a breve termine avrebbe prodotto effetti devastanti per la nostra città e puntualmente si è avverato e continua senza sosta. Non vogliamo ripetere lo stato di degrado amministrativo vigente settore per settore, ma non è possibile che la città, i cittadini devono subire e pagare di persona l’inefficienza di assessori che continuano ad azzeccare risultati negativi, specialmente nelle sedi istituzionali importanti dove, visti i risultati, vengono totalmente surclassati. Ed è grave per un sindaco che pare non voglia e non può assumere decisioni per il bene della città, sembra per altre ragioni politiche. Tutto con la complicità di 10 consiglieri della maggioranza, ognuno dei quali, sembra che per altre ragioni politiche, non possono indicare al sindaco altre scelte. Sono tutti politicamente complici nel voler privatizzare tributi, nel non voler far passare regolamenti per sanzioni edilizie e piani per sistemare antenne di telefonia, nel voler sperperare 650.000 euro per le baracche in via Meucci, nel voler privatizzare la pubblica illuminazione, nel voler apprestarsi a portare come debiti fuori bilancio o eventuali ma devastanti transazioni, con cifre da capogiro, per contenziosi di cui qualcuno sembra con conflitto d’interessi. Se invece il sindaco non è complice di queste operazioni politiche, faccia ciò che un vero sindaco fa nei casi in cui l’esecutivo non produce nulla: cambia tutto o va via. Esclusa la seconda ipotesi che appare impossibile, tranne imminenti e attese decisioni post balneari provenienti da altre istituzioni, non gli rimane che circondarsi di un esecutivo finalmente all’altezza del compito. Ha il coraggio e la forza di liberare i grumesi?
Vi ricordiamo che questa amministrazione è sostenuta strenuamente dai seguenti consiglieri comunali: Gennaro Brisetti, Rino Maisto, Arcangelo D’Errico, Pina Chianese, Gianpiero De Santis, Enzo Liguori, Guido Miele, Angelo Rennella, Anna Di Matteo, Pasquale D’Angelo. Gli assessori sono Mario Lamanna, Carmine D’Aponte, Antonio Chiacchio, Rosa Bencivenga e Carla Cimmino oltre al sindaco Pietro Chiacchio.