In arrivo la conclusione di tre contenziosi che potrebbero mettere definitivamente in ginocchio le casse del Comune di Grumo Nevano. Riguardano l’esproprio del terreno dove fu realizzata la Villa Comunale, la voragine di viale Principe di Piemonte e i risarcimenti danni di un fabbricato in via Cimmino.
Per il terreno della villa comunale si parla di oltre 1.370.000 euro di risarcimento ai proprietari, per la voragine di viale Principe di Piemonte 300.000 euro vantati dalla Curia Vescovile ed infine circa 250.000 euro chiesti dai proprietari di un fabbricato in via Cimmino angolo viale 24 Maggio per danni subiti da infiltrazioni di acqua fognaria. Tre somme di una certa consistenza che con molta probabilità, se non ci saranno eventuali altre sentenze a favore dell’ente, saranno portate come debiti fuori bilancio. Se sarà così, ancora una volta i contribuenti grumesi dovranno pagare colpe di altri, di amministratori, tecnici e funzionari che nello specifico dei tre contenziosi hanno operato in maniera superficiale tale da far soccombere nelle responsabilità il nostro Comune, vuoi per la mancanza di manutenzione, vuoi per errori di procedura, vuoi per errori di valutazione tecnica, vuoi per errata applicazione di norme. Non vorremmo stare nei panni di chi dovrebbe votare un eventuale debito fuori bilancio di questa consistenza e qualcuno con evidente conflitto d’interesse.