La visita della Polizia Provinciale di questi giorni pare abbia scoperchiato un altro filone che sembra veder coinvolto un consigliere comunale e le procedure di alcuni uffici: si ipotizzano documenti e firme alterate.
A questo punto non sappiamo che cosa ancora deve accadere in questo Comune per spingere il Prefetto o la Procura a prendere decisioni drastiche per porre fine ad un’amministrazione e ad un sistema in alcuni uffici che non può più governare la città.
Tra indagati, decaduti per condanne penali, chi colpito da reati urbanistici e il clamore delle ultime ore emerso dalla visita della Polizia Provinciale che interessa un consigliere della maggioranza per presunte irregolarità su alcune autorizzazioni, non è possibile che si possa ancora permettere a questi soggetti di continuare ad esercitare i propri ruoli senza sospenderli.
Come si può far rimanere ai propri posti negli uffici e nel governo cittadino soggetti che devono risolvere problemi con la giustizia abbastanza gravi? Come può un gruppo del genere caratterizzato da questi enormi conflitti d’interessi, amministrare con serenità, trasparenza e credibilità una comunità come la nostra? E basta con l’ipocrisia di un falso garantismo, egregio Procuratore Capo e illustrissimo Prefetto di Napoli, conta molto di più la difesa dei cittadini onesti. Quì stiamo parlando di presunti reati ai danni dei cittadini, di presunte tangenti e frodi alle economie dei grumesi di presunti documenti falsi, fatture false e non di noccioline. Si abbia la determinazione di fare piazza pulita una volta e per sempre, così come ai consiglieri della minoranza diciamo di dimettersi in massa da un consiglio comunale dove alcuni esponenti della maggioranza, dovranno pensare più a risolvere i loro problemi che quelli della città. Le dimissioni in massa come gesto di solidarietà verso i cittadini onesti e per ripararsi in anticipo da possibili drastiche decisioni in arrivo. Un’azione forte che possa finalmente far decidere le autorità a prendere quelle decisioni che tutti attendono.