“Spesso i cittadini sanno quali sono le attività commerciali legate alla malavita. Per questo vi dico che anche non andare in questi bar o locali, notoriamente legati ai criminali, significa contrastare la camorra. Un carabiniere per dimostrare il legame di queste attività con la criminalità organizzata ci mette due anni, voi invece potete fare già abbastanza senza entrarci “.
Lo ha detto il capitano Antonio De Lise, comandante della Compagnia di Giugliano, intervenuto stamani alla scuola elementare De Filippo in via Quintiliano in occasione della giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie organizzata da Libera.
I bambini hanno ascoltato e fatto delle domande al capitano. “Non posso limitarmi a svolgere il compitino di venire qui e raccontarvi cos’è la legalità – ha detto il comandante della locale Compagnia – oggi voglio parlarvi dei danni che produce l’omertà. L’indifferenza, il voltarsi dall’altra parte e non denunciare significa favorire i camorristi. Anche non andare in un bar notoriamente legato alla malavita – ha aggiunto De Lise – è un piccolo-grande segnale. Ricordate: che dove c’è legalità, c’è libertà. Io posso raccontarvi di cosa significa sentirsi dirsi un semplice ‘grazie’ della persone oneste, posso parlarvi dell’emozione di ricevere un premio con persone che ti applaudono per diversi minuti. I camorristi invece di cosa possono parlare? Nulla di bello, possono solo trascorrere il resto della vita al 41bis”.
“Non c’è bisogno di più carabinieri ma di più cittadini”, ha poi concluso De Lise. La giornata, inziata con una sfilata per le strade dei piccoli alunni, si è poi conclusa con il lancio di palloncini in memoria della vittime innocenti delle mafie e il grido legalità da parte dei bambini.
fonte www.teleclubitalia.it