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Grumo Nevano, DIVENTATA ZONA FRANCA DOVE TUTTO E’ POSSIBILE RESTANDO IMPUNITI. GRUMESI MORTIFICATI DALL’ATTUALE AMMINISTRAZIONE

Non c’è zona, vicolo, casa, bar, negozio dove poter ascoltare una sola parole di bene per gli attuali amministratori: in ogni luogo dove ci si ritrova, ascoltiamo un solo grido di sdegno e condanna verso l’immobilismo e l’incapacità amministrativa di una maggioranza, di un esecutivo che da circa due anni, sta solo mortificando i cittadini grumesi, tradendo i loro stessi elettori che oggi ammettono di aver dato la loro fiducia ad un sindaco che si è circondato di una squadra tra le più improduttive che la storia politica grumese ricordi.

Non stiamo a ricordare le continue defiance amministrative, la perdita di milioni di finanziamenti, una serie di atti palesemente illegittimi, un preoccupante allontanamento dalle problematiche reali che attanagliano le famiglie di Grumo Nevano, e dulcis in fundo gli ultimi avvenimenti.

Ormai tutti hanno capito, letto, visto, toccato con mano, il disastro sociale e amministrativo prodotto in questi mesi. La città è diventata zona franca, dove tutto è possibile, dove l’assenza delle istituzioni sulle emergenze territoriali, ambientali e di sicurezza, è diventata cronica e inammissibile per la gente vessata e costretta a versare tasse e tributi tra le più alte d’Italia.

Il loro immobilismo, la loro improduttiva azione amministrativa è tale che sono stati capaci perfino di bloccare la macchina amministrativa in alcuni uffici importanti e strategici come l’ufficio tecnico, che deve rincorrere carabinieri, finanza e procura insieme al comando vigili e al settore ecologia, per una inarrestabile azione di controllo sugli atti, sopralluoghi e chi più ne ha più ne metta.

Una sconcertante incapacità di gestire politicamente situazioni delicate che investono il territorio, gli uffici, alcuni amministratori, ma ancora più grave, una mancanza totale di idee e proposte importanti per la città che è retrocessa all’ultimo posto della classifica.

In tutto ciò il sindaco rimane fermo, senza porre in essere neppure una dovuta ricognizione sui suoi uomini da lui nominati per un’analisi del lavoro svolto in questi mesi, tutto è lasciato all’improvvisazione e alla paura di rompere gli equilibri.

Sotto questo aspetto non c’è coscienza, ma solo egoismo e sete di potere per tutelare se stessi, le indennità di carica, ecco è questa la vera mortificazione per i cittadini grumesi, ancora di più per quelli che li hanno votati. A loro e a tutti noi non ci resta che piangere

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