La notizia dell’assunzione della figlia del vigile Antonio Pascale ha scosso tutta la città, ma sembra che al sindaco e in particolare alla maggioranza importa nulla atteso che non abbiamo notizie di provvedimenti nel merito.
Rifacciamo la stessa domanda, a cosa servono i consiglieri comunali di maggioranza a Grumo Nevano? Ad alzare solo la mano e dire signor si al sindaco? Pare proprio di si. Che fine ha fatto la sceneggiata politica dell’assessore alla legalità? Si perchè di una sceneggiata politica si tratta inscenata all’indomani del caso Ranucci, per poi dissolversi nel nulla.
Eppure la maggioranza ha nelle sue fila persone di indiscusso valore morale e politico, gente che conosciamo come difensori della legalità e della massima trasparenza come Gennaro Brisetti, Pina Chianese, Rino Maisto, Arcangelo D’Errico per i quali nutriamo massimo rispetto: almeno loro hanno l’obbligo morale e politico di agire, di conoscere cosa è successo, di sollecitare una inchiesta, di sollecitare il sindaco a prendere provvedimenti. Lo facciano presto e lo facciano conoscere alla città, cosa hanno fatto o intendono fare.
La notizia non può passare inosservata vista la sua gravità e visto che l’assessore alla legalità è sostanzialmente inutile in quanto è stato semplicemente inventato al momento della questione Ranucci e mai abbiamo avuto modo di conoscere cosa abbia fatto per chiarire episodi in contrasto con le leggi è legalità, una sceneggiata politica e basta.
Certamente il caso Pascale non è una sceneggiata politica, ma un macigno per la futura sopravvivenza non della maggioranza, ma dell’amministrazione di Grumo Nevano, tutta.