Operazione senza precedenti con 2.500 cartelle pazze da notificare entro il 30 ottobre da parte dell’amministrazione dopo l’incredibile anticipo di 600.000 euro per i 48 alloggi, soldi che forse non saranno restituiti dalla Regione per fine anno. E ci vanno di mezzo le famiglie grumesi.
Quello che sta succedendo in queste ore ha dell’incredibile. Stanno arrivando nelle nostre case, cartelle pazze relative a quote IMU 2013 e 2014, due annualità insieme, a ridosso delle scadenze spazzatura nonostante che i 5 anni della prescrizione scadono nel 2018 e nel 2019. Mai si era impegnato tanto personale dell’ente in una corsa contro il tempo per notificare 2500 cartelle delle quali una marea contenenti errori e addirittura richieste su IMU non dovute sulla prima casa!
Una corsa contro il tempo per avere il si da parte dei Revisori Contabili per sistemare un buco nel bilancio che si sta determinando dopo l’incredibile scelta di anticipare al concessionario che sta realizzando i 48 alloggi, la bellezza di 600.000 euro e ancora non si capisce il perchè visto che è la Regione che deve quei soldi.
Una operazione contabile a dir poco virtuale, perchè da quello che sta succedendo, con una marea di utenti a protestare ogni giorno per farsi fare lo sgravio legittimo in quanto cifra non dovuta sulla prima casa oltre ad errori causati dal nuovo software, servirà solo per appostare in bilancio una cifra che nei fatti, sarà incassata neppure al 30 percento!
I Revisori contabili non possono ignorare ciò che sta succedendo ai danni dei cittadini, devono verificare nel merito la credibilità politica e numerica dell’operazione che serve ad aggiustare il Bilancio, insieme all’anticipazione dei 600.000 euro che alla luce dei fatti, non doveva e non poteva essere autorizzata con una situazione di Bilancio così precaria.
I cittadini che stanno ricevendo queste cartelle, a loro volta hanno l’obbligo di verificare quello che gli è stato notificato recandosi negli uffici comunali, così come stanno già facendo altri utenti ottenendo la correzione o lo sgravio totale.
I consiglieri comunali tutti hanno il dovere morale e politico di intervenire sulla vicenda che vede la città di Grumo Nevano in ginocchio per la quantità di tributi che l’amministrazione di Pietro Chiacchio chiede alle famiglie entro fine anno.
I grumesi non possono essere polli da spennare per sistemare operazioni di bilancio azzardate, dubbie e incredibili sotto l’aspetto politico e finanziario, chi è preposto al controllo degli atti, faccia piena luce e chiarezza fino in fondo, attraverso un’attenta analisi delle cifre e delle operazioni fin qui realizzate.