Gli interventi di Franco Montanaro, Rino Maisto, Guido Gervasio. Appello per evitare la chiusura di Gastroenterologia e Endoscopia digestiva.
«L’ambulatorio fu creato dall’ingegnere Ciro Verdoliva, su indicazioni tecniche del sottoscritto in quel periodo direttore della gastroenterologia ed endoscopia digestiva. Oggi la bozza del piano ospedaliero campano esclude la presenza dell’endoscopia digestiva nel nostro ospedale, attività che ebbe inizio da parte mia nell’anno 1980, grazie all’incoraggiamento allora del presidente ospedaliero Teodoro Pezzullo e del direttore sanitario Domenico Damiano», racconta Franco Montanaro, in pensione e dedito alla cultura ed alla storia: presiede l’istituto di studi atellani. «I dirigenti sanitari attuali dell’Asl Na2 Nord stanno fuori di cervello? Come è possibile non prevedere più per Frattamaggiore un’attività sanitaria erogata oramai da trentasei anni ininterrottamente e che fa parte dell’immaginario collettivo e della cultura sanitaria atellana?
Secondo questi signori a quale struttura dovranno rivolgersi le 3mila persone che si sottopongono ogni anno agli esami endoscopici ed i ricoverati? E dove dovranno essere sbarcati i pazienti ospedalieri che avranno necessità di esami endoscopici gastroenterologici, soprattutto quelli emorragici?», scrive ancora sul proprio profilo facebook il medico, sempre disponibile verso i suoi pazienti. «Mi rivolgo ai sindaci della nostra zona – aggiunge ancora Montanaro – in primis ai primi cittadini medici Marco Antonio del Prete di Frattamaggiore e Pietro Chiacchio di Grumo Nevano perché facciano sentire nelle sedi opportune la voce e le necessità dei pazienti per cambiare questa squallida e burocratica decisione” che propone di formare un comitato di utenti della Asl Na2 Nord per difendere questa struttura indispensabile per garantire la salute dei cittadini».
In sintonia anche il medico in servizio presso l’unità di gastroenterologia, il dottor Rino Maisto: «Faremo tutto il possibile per far continuare il servizio nell’interesse esclusivo dei nostri pazienti per mantenere alto il livello delle nostre prestazioni». Sulla stessa lunghezza d’onda anche un ex infermiere dell’unità, Guido Gervasio, che interviene così: «Ho lavorato in questa struttura per ben dieci anni insieme ai dottori Montanaro, Damiano e Maisto abbiamo fortemente voluto che l’endoscopia digestiva potesse con tale servizio risolvere grossi problemi per l’utenza non solo del nostro territorio, insieme abbiamo dato tutto con scienza e coscienza, e una grandissima bestemmia, e negare un diritto alle persone che soffrono escludere questa realtà. Io sono pronto a stare al suo fianco e dare tutto me stesso affinchè ciò non vada perduto».