Penalizzate le scuole, la Protezione civile, la videosorveglianza, mentre si mantiene il costo della segreteria del Sindaco con due persone di oltre 20.000 euro. L’Avv. Di Bernardo un “gigante” incassa le scuse del Sindaco che aveva scritto di malafede: tutto chiarito.
Chi era presente al consiglio comunale non sarà sfuggito quel clima funereo nei volti dei consiglieri della maggioranza: sembrava davvero di assistere ad un funerale. Chiara ed evidentissima la spaccatura tra i gruppi dopo i casi dei vari assessori e il totale immobilismo e fallimento amministrativo di questi 12 mesi. Una città delusa e mortificata e ancor di più da ieri sera, tartassata con il passaggio di un bilancio tutto lacrime e sangue. Per sistemare i conti imposti dai Revisori contabili, hanno dovuto tagliare perfino la Protezione Civile, la videosorveglianza, le scuole, i servizi, ma egoisticamente non hanno eliminato la spesa superflua della segreteria politica del Sindaco che ci costa oltre 20.000 euro. Partiamo dalla questione che vede investito l’assessore d’Aponte al quale 5 consiglieri comunali hanno segnalato una presunta violazione dell’Art. 78 comma 2 del TUEL. Il Sindaco aveva risposto ai consiglieri con una missiva dove parlava di malafede, ebbene l’Avv. Di Bernardo, oltre …a rimarcare la violazione con un ipotesi di eccesso di potere da parte dell’assessore d’Aponte…, ha invitato il Sindaco a ….rettificare quella definizione di malafede lesiva per l’onorabilità dei 5 consiglieri della minoranza….. Il Sindaco ha rettificato in quanto non era sua intenzione parlare di malafede personale ma soltanto politica, chiedendo scusa e chiudendo la questione, adesso saranno le autorità a decidere sul caso D’Aponte. Un Di Bernardo che rivolgendosi sempre all’assessore al Bilancio, ha ricordato che “…..lo stesso assessore sono anni che si occupa del Bilancio comunale, negli ultimi mesi addirittura con un tutor nell’ex Assessore De Biase, ma i risultati sono sempre negativi e si va sempre più indietro. Non è possibile che siamo giunti all’ultimo giorno della diffida del Prefetto per votare un bilancio che non ha nulla che possa sperare in un cambio di rotta, di un rilancio, non c’è programmazione e addirittura ci sono tagli ai servizi essenziali. Non c’è capacità di incassare ma non c’è neppure quella capacità dell’esecutivo e dell’assessore di indirizzare in un cambiamento. Un fallimento clamoroso e senza precedenti….”. Sempre Di Bernardo ha poi chiesto …..informazioni sul pesante debito fuori bilancio per i lavori di Via Pola…., ma nessuno si è degnato di una risposta. Un Gianco Di Bernardo che sinceramente può definirsi un vero e proprio “gigante” politico nella sua impeccabile analisi. Franco Iannucci ha votato contro in quanto rispetto al voto precedente di astensione sperava in un cambio di rotta, ma pure lui ha rimarcato un’assenza di programmazione e comunicazione preventiva alla città, un bilancio negativo. Da segnalare il silenzio di Peppe Ricciardi il quale nella dichiarazione di voto contrario del suo gruppo, ha inteso sottolineare il suo silenzio in segno di protesta ….contro un’amministrazione immobile, un degrado politico davvero mortificante, impossibile e inutile esprimersi in un contesto nel quale la maggioranza politica insieme all’esecutivo e al comportamento di alcuni assessori, sta determinando continue azioni negative per la crescita della città e per i cittadini e per le quali, un minimo di dignità politica li avrebbe già consigliati di dimettersi tutti… Per la cronaca era assente Arcangelo D’Errico per la maggioranza, cosi non è più possibile continuare, la città ha bisogno di una squadra responsabile e capace e il Sindaco ne deve prendere atto.